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SANTA MARIA PRESSO SAN CELSO E L'ASSE DI CORSO ITALIA

Tra antiche presenze e la trasformazione moderna

L’apertura dell’asse di Corso Italia, che risale al piano regolatore Beruto di fine Ottocento, nacque per il desiderio di collegare Piazza del Duomo, tramite Via Mazzini, con la zona di Santa Eufemia e di San Celso. Alla sinistra del Corso si apriva, e si apre, l’antica zona di Porta Romana, mentre sulla destra si trova un intrigo di vecchie vie e strade con nobili palazzi e cortili affascinanti (tema questo di altri nostri appuntamenti). Percorrendo il rettifilo numerose sono le presenze di monumentali palazzi edificati nel primo Novecento (uno su tutti il Palazzo del TCI), e, più ci sposta verso quelli che un tempo erano i borghi dentro le mura spagnole, ma pressoché rurali, più si incontrano complessi religiosi, conventi, opere pie sopravvissuti nonostante la diversa vocazione che la zona ha avuto in tempi recenti: da Sant’Eufemia, a San Paolo Converso, da Santa Maria dei Miracoli alla Caserma Teuliè, un tempo sede dei Cistercensi di Sant’Ambrogio. A proposito di Santa Maria dei Miracoli presso San Celso: da sempre è uno dei più popolari santuari di Milano. Il culto si lega alla presenza del corpo del martire Celso, sepolto qui da S. Ambrogio, e ad un miracolo che vide un’immagine di Maria animarsi. A Lei fu dedicata la nuova grande chiesa iniziata alla fine del XV secolo, annessa a San Celso, e affacciata su Corso Italia con un ampio quadriportico cinquecentesco che accoglieva i pellegrini che accorrevano sul luogo del miracolo. Ancora oggi l’immagine della Madonna miracolosa, ormai sbiadita dal tempo, è meta delle novelle spose che, secondo una tradizione risalente al Cinquecento, lasciano qui il proprio bouquet di fiori per propiziare la nuova famiglia.