Dopo aver visitato il Mudec quale sede di mostre temporanee, è arrivato il momento di conoscere anche quella che è la collezione etnografica permanente, per la quale lo stesso Museo delle Culture è nato attraverso un eccezionale recupero, dopo anni di abbandono, in zona Tortona dell’ex area industriale dell’Ansaldo. Nelle sue sale una esposizione suggestiva di alcuni pezzi della collezione etnografica, fatta di manufatti, oggetti, vere opere d’arte che vengono da lontano, nel tempo e nello spazio, da paesi extraeuropei, da civiltà antiche. Quello proposto al Mudec è un vero viaggio nella America preispanica e amerindiana, nel Giappone del  periodo Momoyama e Meiji, nella Cina Ming e nell’Africa sub sahariana del XIX e XX, nel vicino Oriente, fino alla lontanissima Oceania. Si tratta di una raccolta storica donata nell’Ottocento alla città di Milano da esploratori e missionari, da collezionisti appassionati: sono più di 7000 i pezzi che coprono un arco cronologico che va dal 1200 a.C. Novecento e che, dopo attenta selezione, vengono proposti al pubblico per ampliare la conoscenza di culture con le quali l’occidente ebbe contatti antichi e che oggi, in una società multirazziale, ancor di più ci sentiamo di dover e voler conoscere.

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