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LE DONNE NEL MONDO DELLA SCALA

Dai “sopranisti” alle soprano. Storia di donne e di teatro

In prossimità della Festa della Donna, dedichiamo un intero fine settimana all’universo femminile attraverso una serie di visite – nostri “cavalli di battaglia” – che sono un’occasione per vedere come la donna si è emancipata tra Otto e Novecento, in un mondo declinato per molto, troppo, tempo al maschile. In questa narrazione, ci vengono in aiuto i sepolcri al Monumentale che celebrano donne virtuose ed affermate in diversi campi, il Teatro alla Scala dove le donne nell’Ottocento si affermano come protagoniste indiscusse, la pittura alla Galleria di Arte Moderna che ha immortalato immagini di donne nei diversi ruoli ricoperti nella società.
In un inedito itinerario eccoci a parlare di donne di teatro e di Milano. Nelle sale del Museo Teatrale alla Scala, fra i cimeli, i ritratti, i documenti del teatro lirico più celebre al mondo, una storia che vede protagoniste indiscusse le donne che nei secoli hanno calcato le scene della Scala. Donne che si imposero nel mondo del melodramma, esprimendo quel Belcanto che è “fiore all’occhiello” della scuola italiana. Pur avendo origini nel XVI secolo, il Belcanto è tradizionalmente e intimamente legato all’Ottocento e alle opere romantiche di Rossini, Bellini e Donizetti. Un momento storico che vide i castrati, o sopranisti, perdere lo strapotere sul palcoscenico a favore delle grandi cantanti donne che, al di là della tecnica, furono capaci di portare in scena il sentimento e la potenza espressiva. Un tempo che vide trionfare alla Scala, e non solo, Maria Malibran, Isabella Colbran, e la divina Giuditta Pasta, Giuseppina Strepponi, cantante e seconda moglie di Verdi, Adelina Patti, Traviata insuperabile, Teresa Stolz prima Aida alla Scala … Una grande tradizione che andrà perpetuandosi nel Novecento nella scuola dei “nuovi compositori”, primo fra tutti Puccini con la sua grande interprete, Rosina Storchio, e nelle cantanti a noi più vicine dalla Callas, alla Tebaldi, alla Caballè…