I meravigliosi cicli di affreschi del Trecento da Giotto, ad Altichiero a Giusto de’ Menabuoi

Escursione accompagnata dalle storiche dell’arte Marina Fassera e Laura De Marchi

Un tuffo nella bellezza e nella magia del Medioevo per riscoprire uno dei volti più affascinanti di una città ricca e vivace come Padova: i suoi meravigliosi cicli di affreschi del Trecento presenti nelle chiese, negli oratori, nello stupefacente Palazzo della Ragione. Padova “Urbs picta”, così la città si è candidata nella lista del patrimonio mondiale UNESCO, e ne ha pieno titolo e diritto!

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

Visiteremo in un percorso avvincente la Cappella degli Scrovegni dipinta da Giotto, il Palazzo della Ragione, il Battistero del Duomo, l’Oratorio di San Giorgio… Luoghi e opere che testimoniano come Padova visse a partire dal Duecento una stagione prolifica e importante dal punto di vista culturale e artistico. L’apertura dello Studium nel 1222, l’arrivo in città degli ordini mendicanti (domenicani, eremitani, carmelitani), la predicazione di Sant’Antonio, la dominazione di Ezzelino III da Romano, l’espansione territoriale del Comune, lo sviluppo delle corporazioni … sono alcuni dei fatti fondamentali su cui si costruì ininterrottamente per due secoli la fioritura culturale di Padova. Per non dimenticare la presenza di Petrarca, una prima volta nel 1349 e poi dal 1359 al 1370, e quella di Giotto, da cui è inevitabile partire.

Sarà un crescendo di emozioni: “Giotto rimutò l’arte di dipingere di greco in latino e ridusse al moderno ed ebbe l’arte più compiuta che avessi mai più nessun” Vasari così si espresse e così è stato. Giotto operò una vera rivoluzione nella pittura del suo tempo e a Padova lasciò una delle sue opere più belle e compiute: gli affreschi agli Scrovegni. Saremo travolti e avvolti dalla ricchezza decorativa, dai colori brillanti, dalla vivezza dalla narrazione delle scene del Nuovo Testamento che si snodano sulle pareti, sovrastati da un cielo blu lapislazzuli intenso e profondo. Un racconto evangelico dal ritmo ora incalzante, ora pausato: un racconto che segna il destino di Cristo e dell’Umanità, a cui viene svelato il destino ultimo nella grandiosa scena del Giudizio Universale dipinta in controfacciata. Un capolavoro superbo che toglie letteralmente il fiato!

Si proseguirà con il Palazzo della Ragione, recentemente restaurato, dove, nella decorazione del gradissimo Salone, si sviluppa il tema del Tempo, quello dell’Uomo e delle stagioni, in una complicata iconografia cosmologica che comprende, secondo la visione enciclopedica medievale, motivi astrologici, soggetti religiosi e figure allegoriche.

Dal profano al sacro … non mancheremo di perderci nel prezioso horror vacui e nella vorticosa schiera di angeli e santi negli affreschi di Giusto de’ Menabuoi nel Battistero del Duomo, e nell’Oratorio di San Giorgio, edificio trecentesco di sobria fattura, che all’interno rivela un altro capolavoro della pittura raffinatissima di Altichiero da Zevio.

Rientro a Milano previsto intorno alle 20.00 circa.

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