Questa mia testamentaria disposizione è fatta particolarmente per promuovere lo studio delle Belle Arti, onde giovare alla Patria, ed al prossimo”.
(Giacomo Carrara, Testamento, 1795-1796)

Dopo otto lunghi anni di chiusura, dovuti ai necessari restauri e al riallestimento delle sale espositive, nell’aprile del 2015 si è riaperta l’Accademia Carrara, storica istituzione culturale nata alla fine del Settecento, per iniziativa del nobile bergamasco Giacomo Carrara. Fu lui il primo a donare la sua ricchissima collezione di dipinti, a cui, nei secoli, si aggiunsero altre generose donazioni di opere tanto preziose e note, che fanno dalla Carrara una delle pinacoteche più importanti d’Italia. Il percorso fra le rinnovate sale, si snoda in un excursus di cinque secoli di pittura dal Rinascimento all’Ottocento con opere di artisti del calibro di Pisanello, Mantegna, Bellini, Foppa, Botticelli, Raffaello, Lotto, Moroni… a proposito di Giovan Battista Moroni, pittore bergamasco del Cinquecento: a lui è dedicata una mostra divisa fra la Carrara, il Museo Bernareggi e Palazzo Moroni.

All’Accademia Carrara “Intorno al Sarto”: dopo più di 150 anni, il capolavoro della National Gallery di Londra torna a Bergamo. All’interno della sala dedicata al grande ritrattista bergamasco, di cui la Carrara vanta il più importante corpus di opere, un allestimento ad hoc per un’opera meravigliosa, al cui fascino un po’ misterioso non è facile resistere, che viene messa a confronto con alcuni fra i più celebri ritratti moroniani dai Coniugi Spini, alla Bambina di Casa Redetti, dal Giovane ventinovenne al Vecchio seduto
Al Museo Adriano Bernareggi, un’accurata selezione di capolavori moroniani, tra i quali spicca il ritratto stupefacente di Gian Girolamo Albani, e otto dipinti sacri, tutti restaurati di recente.

Pausa per il pranzo libero

Pomeriggio visita a PALAZZO MORONI per il prosieguo della mostra su Giovan Battista Moroni e passeggiata nella CITTÀ ALTA

Il Palazzo, edificato dalla famiglia Moroni tra il 1636 ed il 1666, trasferitasi a Bergamo Alta da Albino, fu la più importante “fabbrica” in costruzione in quegli anni: oggi accoglie nelle sale affrescate e arredate, tre opere di Giovan Battista Moroni, appartenente ad un ramo collaterale della nobile famiglia, tra le quali il famoso Il cavaliere in rosa.
Il pomeriggio si conclude con una passeggiata guidata fra monumenti, palazzi, chiese della Città Alta.

Al termine rientro a Milano intorno alle ore 20,00

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