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Quartieri e luoghi suggestivi
CITY LIFE
La città che sale. La storia della trasfomazione di un quartiere
Com’è bella la città
Com’è grande la città
Com’è viva la città
Com’è allegra la città
Piena di strade e di negozi
E di vetrine piene di luce
Con tanta gente che lavora
Con tanta gente che produce
Con le réclames sempre più grandi
Coi magazzini le scale mobili
Coi grattacieli sempre più alti
E tante macchine sempre di più
Giorgio Gaber, Com’è bella la città, 1969
Una canzone, semplicemente una canzone, di un grande cantautore che molti abbiamo nel cuore, Giorgio Gaber. Una canzone, semplicemente una canzone, che ben rappresenta quella che è stata la crescita e l’evoluzione della città nella seconda metà del Novecento con il miracolo economico italiano e il grande inurbamento, e che ben riproduce la storia che andremo narrando nella nostra passeggiata. La storia di quella che a fine Ottocento era un’estrema periferia di Milano, anzi una zona di campagna, che nell’arco di poco tempo cresce su stessa, con il ritmo vorticoso della canzone di Gaber “[…] Piena di strade e di negozi, e di vetrine piene di luce […] Coi magazzini le scale mobili. Coi grattacieli sempre più alti”. È la fotografia di City Life!
Ma come dobbiamo immaginare questa zona a nord-ovest di Milano prima che la modernità la stravolgesse? Decisamente molto diversa. La sopravvivenza di villini, oggi accerchiati dalle residenze lussuose di City Life e soverchiati dalle torri altissime nel cuore del nuovo quartiere, ci dicono come qui ci fosse la campagna, il verde, come a pochi passi dalla città, si potesse vivere la quiete del suburbio.
Poi arrivò la Fiera, quella campionaria, quella che ad aprile tutti attendevano perché era un grande evento per Milano. E con la Fiera il verde che sparisce, il traffico che impazzisce, le case che “nascono come funghi”.
Ultimo capitolo: Anno Domini 2004 prende vita un progetto che riqualifica una superficie di ben 255.000 m² e, laddove si erigeva la Fiera con i suoi padiglioni, ormai trasferita nel nuovo polo di Rho-Pero, un progetto non ancora ultimato che impone la nuova bellezza della modernità, unita ad ampie aree di verde pubblico per lo svago e il gioco dei milanesi, oltre alle piste ciclabili e ad una edilizia ecosostenibile.
Vi racconteremo tutto questo: il passato e il presente che convivono, la vecchia e la nuova città, l’architettura carica di decorazione e quella contemporanea modulata da superfici linde e aperta all’aria e al sole…