Il vento secco del deserto fa vorticare granelli di sabbia che si depositano su templi e statue vecchie millenni.

Agli albori della storia dell’uomo, agli stalli di partenza, gli Egizi furono tra i più fulminei e promettenti. Si staccarono nettamente dal resto dell’umanità costruendo piramidi e luoghi di culto maestosi, colonne possenti e squisite pitture murarie. Inventarono geroglifici e furono maestri della scultura. Raffinati astronomi, antesignani nella chirurgia, esperti nelle lettere e nell’architettura.

Poi lo slancio si perse. La corsa rallentò. Fino a fermarsi.
Tutto si cristallizzò e divenne eterno.
Di quel tempo il Nilo ci restituisce solo un’eco lontana. Ma, osservando nel silenzio le fenditure di enormi pietre intagliate, ammirando pregevoli incisioni e raffinate raffigurazioni, scrutando tra le pieghe di una storia fatta di battaglie e riscosse, emergerà la volontà ferrea di un popolo con un acume straordinario ed un raffinatissimo senso estetico.

Navigherete le placide acque del Nilo, ammirando campi coltivati e canneti, piccoli villaggi e templi che si affacciano pieni di segreti e misteri.

All’orizzonte un sole che tramonta, portando via con sè dinastie e destini.