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FONTANE E FONTANELLE

Parole d'acqua a Milano

Acqua di monte,
acqua di fonte,
acqua piovana,
acqua sovrana,
acqua che odo,
acqua che lodo,
acqua che squilli,
acqua che brilli,
acqua che canti e piangi,
acqua che ridi e muggi.
Tu sei la vita
e sempre sempre fuggi.

(Acqua, Gabriele D’Annunzio)

Abbiamo scomodato il Vate, con questa filastrocca, per introdurre il percorso che andremo a fare parlando dell’acqua a Milano. Non dei Navigli, opera idraulica memorabile che ha dato volto e ricchezza alla nostra città, e neppure delle rogge e dei fontanili di Milano, o dei suoi fiumi oggi nascosti sotto la città moderna che ha bisogno di strade carrozzabili e non di vie d’acqua. Parleremo invece di quelle acque che brillano, zampillano, si fanno udire, che montano e s’acquietano nelle fontane!
Sì, Milano ha ben 74 fontane che traggono acqua dalle ricche falde del sottosuolo, restituendola e versandola in bacini più o meno monumentali, più o meno conosciuti.
Le fontane di Milano si trovano nel centro storico, così come nelle aree periferiche. Abbelliscono piazze e giardini. Purtroppo a volte appaiono dimenticate e non degnamente rispettate e valorizzate. Certo Milano non può competere con le scenografiche e teatrali fontane della Roma barocca, ma, come è sua indole, con discrezione, anche lei mostra qua e là fontane pregevoli che recano la firma di celebri artisti e di famosi architetti, fontane più antiche o moderne, che meritano tutta la nostra attenzione. Partendo da Piazza San Babila, dove si trova una delle fontane più recenti, opera di Caccia Dominioni, arriveremo fino al Parco del Castello per concludere con i Bagni Misteriosi di De Chirico … e, cammin facendo, ci lasceremo condurre dal filo del racconto delle “parole d’acqua” affidato alle fontane e alle “vedovelle”, che ancora sono rimaste a dispensare refrigerio nelle calde giornate estive! Una curiosità: la più antica vedovella è quella che ancora oggi si può vedere in Piazza della Scala. Realizzata in bronzo, e non in ghisa come tutte le altre, da Luca Beltrami che, per la bocca a forma di drago, trasse ispirazione da uno dei doccioni del Duomo!

N.B. Il percorso si snoda per 3 km circa, ma sarà una piacevole passeggiata con soste per illustrare storia, arte, aneddoti delle fontane e fontanelle.