LA NOSTRA OFFERTA

Gruppi e Associazioni

SAN FEDELE

Con gli occhi di Caravaggio

La mostra dedicata a Michelangelo Merisi, il Caravaggio, da poco conclusa a Palazzo Reale, ci ha invitato a riflettere sulla formazione milanese del pittore e ci incuriosisce poter ripercorrere quei luoghi che sicuramente il giovane artista frequentò per apprendere e trarre ispirazione per la sua opera, tanto innovativa nella aderenza alla verità e alla natura.
Ultima tappa del nostro percorso fra le chiese milanesi – veri “santuari” della pittura lombardo-veneta che tanto fu importate per il milanese Caravaggio – la Chiesa di San Fedele. Sorta su un edificio religioso più antico, la sua riedificazione fu voluta dal cardinale Carlo Borromeo, quale sede del nuovo Ordine dei Gesuiti. Il progetto fu affidato all’architetto favorito da San Carlo, Pellegrino Tibaldi, già capomastro del cantiere del Duomo, fece di San Fedele la chiesa modello della Controriforma, nel cuore della città, accanto al grande palazzo di Tommaso Marino e alla casa di Leone Leoni: tre edifici che concentrano su di sé le maggiori novità architettoniche della Milano di fine Cinquecento. L’interno elegante e articolato, presenta otto confessionali che sono dei veri capolavori di intaglio, e quelle pale d’altare che Caravaggio vide come l’Incoronazione di Maria di Ambrogio Figino, la Trasfigurazione e Santi di Bernardino Campi e Carlo Urbino, ma soprattutto la splendida Deposizione di Simone Peterzano (1591), il maestro di Michelangelo Merisi caratterizzato dall’uso drammatico della luce.
Infine due curiosità: la prima è legata Don Lisander, Alessandro Manzoni, era assiduo frequentatore della chiesa di San Fedele, così vicina alla sua dimora, e le conseguenze per una brutta caduta, proprio qui in chiesa lo portarono alla morte, una targa ricorda il tragico evento.
La seconda curiosità, riguarda la demolizione della vicina chiesa di Santa Maria alla Scala per costruire il famoso Teatro, tutte le sue suppellettili furono trasportate in S. Fedele, che divenne per i milanesi il “Santuarietto delle ballerine della Scala.”