Milano sconosciuta: luoghi di fede, di arte, di storia

Vicino alla ben più celebre Basilica di Sant’Ambrogio, sorgono due chiese che pochi conoscono, anche perché non facilmente visitabili, due chiese che hanno una storia antica da raccontare e tesori da rivelare: San Michele sul Dosso e San Bernardino alle Monache.
San Michele sorse nel lontano Medioevo sul luogo dove una leggenda ricorda un oratorio fondato da Sant’Ambrogio presso la Basilica Martyrum. Il “dosso” probabilmente altro non era che il terraggio, cioè il terrapieno, lungo il Naviglio interno. Fu chiesa di un Monastero femminile agostiniano, oggi Casa Madre delle Suore Orsoline di San Carlo di Milano. Al suo interno accanto ad un affresco di scuola lombarda del primissimo Cinquecento, di fattura popolare, ma carico della devozione degli offerenti che vollero riedificare l’antica chiesa, ponendola sotto la protezione dell’Arcangelo Michele, fa mostra di sé una versione di un celebre capolavoro di Leonardo, opera attribuita al discepolo e fidato amico del Maestro di Vinci, Francesco Melzi. Si tratta della Vergine delle Rocce del Borghetto, qui posta in anni recenti: dopo aver perduto le due Vergini che Leonardo realizzò per la vicina, e perduta, chiesa di San Francesco Grande, avere qui, in San Michele, questa bella versione dello stesso dipinto, ha del miracoloso.
Storia, arte e letteratura … una targa lo ricorda: in questo luogo dimorò il poeta Francesco Petrarca nel 1353, ospite a Milano del vescovo Giovanni Visconti. In una sua lettera ricorda come da una finestra della sua stanza vedesse la Basilica di Sant’Ambrogio
Poco distante, l’Oratorio di San Bernardino alla Monache: chiesa discreta, nascosta fra gli alberi del giardino del Liceo Manzoni, costruita in cotto di solariana memoria, è miracolosamente sopravvissuta nei secoli. Fu parte integrante di un monastero femminile umiliato fondato alla fine del XIII secolo, la chiesa venne dedicata a San Bernardino in ricordo del predicatore senese più volte presente a Milano. Monastero e parte della chiesa vennero distrutti nel 1913 per costruire il Liceo. Ciò che è rimasto è stato con pazienza e passione recuperato dopo anni di incuria e abbandono e oggi si può nuovamente ammirare la bella e sobria architettura e, all’interno, gli affreschi tardo quattrocenteschi di scuola foppesca.

GALLERIA

no images were found