Mostra al Palazzo della Permanente

Ci siamo deliziati l’inverno scorso ad ammirare il “mondo fluttuante” (ukiyoe) del Paese del Sol Levante, la poetica e lo stile di vita di un momento d’oro – il periodo Edo – della storia del Giappone rappresentata nelle stampe di artisti quali Hokusai, Hiroshige, Utamaro… ed ecco di nuovo un’altra occasione per conoscere il mondo fantastico, visionario, ricco di colori, realtà e fantasie che si manifestano dell’opera di un altro grade artista: Kuniyoshi
Una mostra stupefacente per la ricchezza delle silografie policrome (nishikie) esposte che spaziano dalle Beltà femminili, ai Paesaggi, alla serie delle Parodie, del Kabuki, dei Fantasmi, degli Animali e del Gatti, tanto amati dall’artista, … fino all’opera che ha reso celebre Kuniyoshi nel Giappone del suo tempo ed oggi: le stampe degli eroi del romanzo Suikoden (pubblicato in italiano con il titolo “I briganti”). Fu un vero best seller in Cina e in Giappone alla fine del Settecento: si narrano le avventure di una banda di briganti che difendono il popolo stremato dalle ingiustizie e dalla corruzione governativa. Personalità violente, potenti, armati, dai corpi muscolosi e coperti di tatuaggi che oggi ispirano manga, tatuatori e disegnatori a livello internazionale e che Kuniyoshi coglie in tutta la loro energia e potenza.
Un trionfo di colore, di movimento, ora sinuoso ora energico, di azione, nelle singole silografie, nei trittici e nei polittici dove le vedute si ampliano “a dismisura”, tanto da far parlare di lui come di un artista “barocco”. E nessuno quanto Kuniyoshi ha raggiunto tali livelli di splendore tra realismo e surrealismo. Sicuramente un maestro eccentrico, poliedrico ed intrigante, che vale la pena di conoscere e di avvicinare per scoprire quel mondo giapponese che colpì nel secondo Ottocento gli artisti francesi della stagione impressionista e post-impressionista, e che continua a colpire ancora oggi, come si vede nei manga, nei film di animazione, o più in generale nella nuova cultura pop.

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