Quanto si è detto, quanto si è scritto su Pablo Picasso, sul più grande, innovativo, dirompente, divisivo artista del Novecento? Tanto. Eppure, c’è un volto di Picasso che solo ora viene svelato grazie ad una ricerca di Annie Cohen-Solal, curatrice della mostra di Palazzo Reale, condotta negli archivi della polizia francese dove giacevano documenti da decenni dimenticati.
Sono carte protocollate in cui si nega la cittadinanza francese all’uomo e all’artista Picasso, nonostante abbia vissuto la sua lunga vita pressoché interamente in Francia, tra Parigi e il Midi.

“PICASSO LO STRANIERO” è una mostra non scontata che pone l’accento su questo aspetto inedito, su come un artista e un uomo dal carattere forte e carismatico si sia visto negato un diritto e come abbia vissuto, come spiega Annie Cohen-Solal, “la condizione dello straniero e quindi in uno stato di vulnerabilità e precarietà perché sapeva che poteva essere espulso in ogni momento […] ma proprio l’incontro con situazioni di instabilità fu senza dubbio uno stimolo a cercare nuove strade, nuove nicchie, nuovi interlocutori”.
Una mostra decisamente originale, interessante e ricca di spunti di riflessione su quanto questa condizione di straniero abbia formato l’identità di Picasso e come abbia influito sulla sua opera e, di riflesso, una nostra che costringe a una riflessione sull’attualità.
Ammireremo 80 opere divise in sei sezioni tra dipinti, sculture, disegni, stampe, fotografie e documenti d’archivio provenienti dal Musée National Picasso-Paris.