Milano Mostre – MUDEC

Il Giappone e l’Europa non sono così distanti, non lo sono mai stati neppure durante il Periodo Edo, quando lo shogunato Tokugawa impose la chiusura verso l’esterno del Paese del Sol Levante. Per due secoli (XVII-XIX sec.) solo agli olandesi fu concesso uno scambio commerciale in una ristretta area del Giappone: un “timido” contatto, ma tanto bastò per suscitare curiosità e interesse verso quel mondo nell’Oriente estremo. A metà Ottocento furono le “navi nere” americane a forzare i porti e ad innescare un processo di contaminazione che aprì definitivamente il Giappone al mondo (epoca Meiji 1868). Fu da allora che la fascinazione si trasformò in un vero fenomeno chiamato “Giapponismo” che fu determinante per il rinnovamento dell’arte, e non solo, del vecchio continente.
Tema della mostra d’autunno/inverno al Mudec sarà proprio il “Giapponismo” raccontato dai punti di vista artistico, storico ed etnografico. Non una mostra, ma un’esposizione allargata che abbraccerà diversi spazi del Museo delle Culture, proponendo una riflessione completa e profonda sugli interscambi culturali tra Europa e Giappone a cavallo tra il XIX e il XX secolo. Saranno presenti opere dei maggiori artisti europei ed italiani, Van Gogh, Gauguin, Zandomeneghi, De Nittis … che attraverso il Giappone trovarono una via di fuga da un’impasse della cultura occidentale, oppure vi trovavano una sorta di guida al gusto e alla raffinatezza per decorare o abbellire la propria vita, o ancora si accontentavano di viaggi immaginari verso l’oriente, sognando orizzonti inesplorati.

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