Andar per Ville e Palazzi “camparecci” alle porte di Milano

“Palagi camparecci”: così nel Settecento l’incisore Marc’Antonio Dal Re definiva quelle tipologie edilizie assimilabili alle ville, ma che si trovano alle porte delle città, in particolare Milano, che insieme sono luoghi di delizia e hanno funzione rurale.
Così Palazzo Borromeo Arese. Nomi altisonanti di due casate fra le più illustri del nostro territorio, imparentate da un’accorta politica matrimoniale, che, nella persona di Bartolomeo III Arese, alla metà del XVII secolo, edificarono il maestoso palazzo. Ancora oggi, con la sua presenza, la dimora segna fortemente la zona fra il centro di Cesano Maderno e il bosco delle Groane.
Il Palazzo è un mirabile esempio di architettura barocca in Lombardia. Sufficientemente sobrio esternamente, con richiami classicheggianti, ma internamente ricco di affreschi che celebrano i fasti della dinastia pescando nel repertorio della mitologia antica, interpretati con sapienti trompe-l’oeil che aprono le sale interne a cieli infiniti e a scorci di natura “boschereccia” e fantastica. Una natura dipinta che si prolunga nello splendido giardino dove si trovano statue, peschiere e fontane, essenze arboree variegate, il Tempietto del Fauno e quello della Voliera…

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