Storia di una collezione e dei suoi capolavori: dal Codice Atlantico al Cartone di Raffaello

Dopo aver fondato la Biblioteca Ambrosiana, il Cardinale Federico Borromeo donava nel 1618 la sua preziosa collezione di dipinti, disegni, stampe e calchi “ad honorem Dei et cultum, publicamque utilitatem”, dando vita ad uno dei più antichi esempi di museo moderno aperto al pubblico, in cui cultura scritta e figurativa si fondono in un progetto unico.
L’architetto Mangone progettò nel cuore antico della città, sui resti del Foro romano, un palazzo che potesse accogliere i rari manoscritti, i preziosi incunaboli e le cinquecentine, una confortevole sala di lettura (oggi Sala Federiciana) e sale per esporre i dipinti donati dal munifico Federico … capolavori di Bernardino Luini, Tiziano, dei fiamminghi Jan Brueghel dei Velluti e Paul Brill, di Caravaggio e il magnifico e raro Cartone della Scuola di Atene di Raffaello. Dopo la morte del Cardinale, l’Ambrosiana crebbe su se stessa grazie a donazioni e i suoi spazi nel Novecento si ampliarono per accogliere altre importanti opere d’arte, in uno spirito di continuità che la rende un luogo unico e di grande fascino.
DATE IN PROGRAMMA
gio 16/06, ore 19.15 |
COSTO
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Servizio di microfonaggio incluso nella visita. È consigliabile portare con sé un proprio auricolare. |
N.B. Dal 1° aprile 2022, con l’entrata in vigore del decreto-legge 24 marzo 2022, n.24, che stabilisce la fine dello Stato di emergenza, per l’accesso a musei, parchi archeologici, mostre, archivi, biblioteche e altri luoghi della cultura NON è più richiesto il possesso del green pass rafforzato, né di quello base. Resta l’obbligo di utilizzo di mascherine chirurgiche |
Il gruppo è composto da massimo 25 persone. |
DURATA
Due ore |
LUOGO D’INCONTRO
all’ingresso della Pinacoteca Ambrosiana Piazza Pio XI 2, Milano |
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