Il Castello Sforzesco, ricostruito da Luca Beltrami tra fine Ottocento e primi anni del Novecento, nacque come rocca per difendere Milano, si trasformò in splendida dimora nell’epoca sforzesca, per poi diventare caserma e infine sede museale.
Nel momento del suo massimo splendore fu anche teatro degli intrighi e delle congiure di palazzo di cui furono protagonisti i Visconti e gli Sforza, due dinastie unite grazie al matrimonio tra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti, la cui storia fu segnata da luci sfolgoranti e da profondissime ombre.
Come ogni castello cortese era  riccamente arredato, aveva sontuosi decori e tesori di inestimabile valore: solo alcune sale conservano intatto quello splendore. Ciononostante rimane il fascino di una storia antica e di vicende intriganti che andremo narrando.

E, a conclusione del percorso, ci attende nell’ala dell’ospedale spagnolo costruito nel grande cortile, la struggente Pietà Rondanini di Michelangelo Buonarroti. Ultima opera del grande Maestro, testamento spirituale e artistico che porta i segni del tormento che ha segnato l’artista e della pace ritrovata nei suoi ultimi giorni di vita.