Mostra al Museo del Novecento

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I “mitici Anni Sessanta”,  non furono tali solo per l’economia, i consumi e i costumi della società, furono anni mitici anche nel campo dell’arte. Anni di un boom che interessò tutti i campi e tutte le forme d’arte, anni prolifici di creatività e di innovazione, che possiamo ripercorre in una mostra sicuramente nuova per il taglio con cui è stata ideata. Non solo un’ampia rassegna di opere di quel tempo compreso fra due decenni, infatti il fenomeno del boom, e delle più nuove forme d’arte, ha le sue radici già negli Cinquanta, ma è anche una mostra che esplora l’arte moderna com’era raccontata dai settimanali e dai mensili di attualità illustrata, i cosiddetti rotocalchi che, non a caso, in quegli anni raggiunsero le loro massime tirature, con una diffusione superiore a quella dei quotidiani, diventando cosi un importante strumento di intrattenimento, nonché uno specchio fedele della mentalità e delle aspirazioni collettive. La “narrazione” dell’arte moderna sulle pagine delle riviste è sicuramente alternativa rispetto a quella della critica colta, ma efficace nell’arrivare ad un grande pubblico che viene per così dire “educato” a superare i tabù che circondano l’arte contemporanea. Servizi giornalistici e fotografici sugli artisti moderni, sulle loro opere, furono la cassa di risonanza di un mercato dell’arte che poteva aprirsi persino ad un ceto sociale meno acculturato, perché il “miracolo economico” era una realtà. Le 140 opere di pittura, scultura e grafica, scelte in relazione al particolare successo nella comunicazione di massa, sono esposte nelle sale del Museo del Novecento, accompagnate dalle più diffuse illustrazioni fotografiche e televisive delle opere stesse e dei loro autori, da una ricca sezione documentaria, quasi fosse come una grande “edicola” d’altri tempi, dove non manca nessuno: da Picasso, il mito vivente, Fontana scandaloso con i suoi tagli, il lirico Chagall, Guttuso, il pittore della realtà, Campigli, Matisse… maestri italiani e internazionali, nei cui studi spesso e volentieri passavano le celebrità del cinema, della televisione, della canzone, dalla Magnani, ad Eduardo, a Carla Fracci, alla “Lollo”, mentre altri si facevano fotografare con le loro collezioni d’arte… Sei le sezioni: “Grandi mostre e polemiche”, “Artisti in rotocalco”, “Artisti e divi”, “Mercato e collezionismo” per un appuntamento che ci parla in modo nuovo di un passato recente, di cui chi ha vissuto in quegli in quegli anni, serba un ricordo e sensazioni di ottimismo e speranza.

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