Capitale italiana della Cultura 2020

Escursione culturale curata e accompagnata dalla storica dell’arte Marina Fassera e con il contributo dell’esperta del territorio Tiziana Portioli

PARMA “Capitale italiana della cultura 2020”. Un privilegio, un titolo insignito quest’anno ad una città così ricca di storia, arte, cultura musicale e naturalmente, città del Parmigiano e del Prosciutto di Parma … Una città che merita di essere riscoperta e alla quale dedichiamo un’intera giornata, visitando i suoi monumenti più importanti, percorrendo le sue piazze e le sue strade, narrando la grande storia (Parma capitale del Ducato di Parma e Piacenza per ben tre secoli) e la storia minore fatta di usi, costumi, curiosità … Parma accoglie, i suoi cittadini sono cordiali e aperti oggi e nel passato, come ebbe a dire Maria Luigia d’Asburgo-Lorena, imperatrice consorte dei francesi, in quanto moglie di Napoleone I, e duchessa regnante di Parma, Piacenza e Guastalla:  

[I parmigiani] Sono la più gran buona pasta del mondo, generosi di cuore e di spirito, anche se di lingua pronta e tagliente. Non sopportano le offese ma non sono permalosi: hanno affabilità, cortesia, gaiezza e amano il bel vivere e la buona tavola.

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

Mattina

Visita guidata al TEATRO FARNESE e alla GALLERIA NAZIONALE della PILOTTA

Non si può non partire da qui, dal Palazzo della Pilotta, l’imponente palazzo simbolo del potere ducale dei Farnese, centro storico e civile della città di Parma. Oggi è un grande complesso monumentale al cui interno vi sono istituzioni museali di prim’ordine e il meraviglioso Teatro Farnese.
La visita inizia nel Cortile del Guazzatoio, originariamente detto “della pelota”, perché utilizzato per il gioco della pelota basca, praticato dai soldati spagnoli. Da qui si accede alle sale del Palazzo e, salendo la barocca “scalera”, si raggiunge il Teatro Farnese. Vi si accede da un portone monumentale in legno dipinto, sormontato da una corona ducale, l’ambiente è spettacolare e rievoca la fastosa vita di corte dei Duchi Farnese. Quasi del tutto distrutto dalle bombe del 1944, fu fedelmente ricostruito, grazie alla capacità di esperti ebanisti locali che riuscirono a riutilizzare buona parte dei legni originali sopravvissuti dell’antico Teatro, restituendo così una delle più straordinarie architetture teatrali del Seicento, utilizzato persino per naumachie.

Dal Teatro alla Galleria: il percorso di visita alla Galleria prende avvio dalle splendide sale volute da Maria Luigia agli inizi dell’Ottocento, ammireremo i ritratti dei Duchi Farnese e alcune delle opere più significative di Correggio e Parmigianino, due fra i più grandi pittori dl Cinquecento manierista, nonché glorie cittadine; attraverseremo la Sala Ovale con i marmi romani della collezione farnesiana e la Galleria delle Colonne con la statua di Maria Luigia d’Austria, opera di Antonio Canova, e i ritratti dei Principi Borbone di Parma

Al termine tempo a disposizione per il pranzo libero

Pomeriggio

Passeggiando nelle strade del centro storico arriveremo nel cuore medievale di Parma. Nella Piazza del Duomo si affacciano la CATTEDRALE DI SANTA MARIA ASSUNTA, il BATTISTERO e il Palazzo Vescovile: un colpo d’occhio meraviglioso, un angolo medievale di rara suggestione. Il Duomo (XI-XII sec.) è una delle più alte espressioni dell’architettura romanica padana. Il suo interno è ricco di capolavori, fra cui emergono la cupola affrescata da Correggio (Antonio Allegri) con l’Assunzione della Vergine (1526-1539) e la Deposizione, prima opera scultorea datata di Benedetto Antelami (1178). L’impronta di Antelami è ancora più evidente nell’ottagonale Battistero, testimone del momento di passaggio dal romanico al gotico, costruito in marmo rosa di Verona. Antelami ne diresse i lavori di edificazione e realizzò la decorazione scultorea. Celeberrimi e bellissimi i tre portali e il ciclo dei Mesi: altorilievi di squisita finezza in cui l’artista concepì uno dei calendari figurati medievali più belli, in cui il trascorrere dei mesi e delle stagioni è affidato al lavoro degli uomini. Non mancheremo di visitare il MUSEO DIOCESANO, uno scrigno che conserva un tratto delle mura romane tardoantiche reperti paleocristiani, stucchi romani, ceramiche altomedievali e alcune sculture originali di Benedetto Antelami.

Il pomeriggio proseguirà con la visita a due luoghi unici: la CASA DELLE MUSICA e la STECCATA.
Ospitata nell’antico Palazzo Cusani, che conserva alcune decorazioni del XVI secolo, nel novembre del 2002 è la sede della Casa della Musica. Un luogo al di fuori dei classici tour turistici, ma di grande interesse per ricordare Parma come capitale della musica, qui nacque Arturo Toscanini e nella provincia parmense Giuseppe Verdi, e del teatro. A tal proposito, ammireremo alcuni interessanti reperti della scenotecnica (macchina del vento e macchina della pioggia).
La Steccata è una basilica mariana, inconfondibile per la sua armoniosa cupola rinascimentale, all’interno della quale si conserva l’ultimo capolavoro di Francesco Mazzola, il Parmigianino. Un capolavoro controverso, realizzato in un tempo lunghissimo che comportò solleciti, denunce e, infine, l’arresto dell’artista per inadempienza. È vero, Parmigianino si dilungò nel dipingere la volta della Steccata, vicenda terminata in modo drammatico, ma quelle Vergini Sagge e Folli  che realizzò sono un vero capolavoro, di una modernità sconcertante, che non fu capito dai contemporanei!

Rientro a Milano previsto intorno alle ore 20.00 circa.

GALLERIA

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