AMSTERDAM

Filo conduttore dei nostri quattro giorni ad Amsterdam sarà lo sguardo innocente, penetrante ed enigmatico della Fanciulla con l’orecchino di perla, icona del pittore Jan Vermeer, e quello intenso, sgomento, inquieto di Van Gogh. L’uno lo incroceremo, e ne rimarremo incantati, al Rijksmuseum, dove, dal prossimo mese di febbraio, si terrà la più ampia retrospettiva dedicata a Vermeer, un’occasione unica che vedrà quasi tutto il corpus della sua produzione artistica riunito in un’unica sede espositiva. L’altro ci accompagnerà da Amsterdam ad Otterlo, dal Museo Van Gogh al Kröller-Müller Museum, che possiede la seconda più grande collezione di opere di Van Gogh del mondo… e come non rimanere avvinti, toccati dagli occhi di quest’uomo che attraverso i suoi autoritratti esprime quanto ha dentro e ti arriva fino a “stracciarti” l’anima?

Vermeer e Van Gogh, così lontani nel tempo e nel loro vissuto, sono figli di una terra, l’Olanda, che associamo ai tulipani, agli zoccoli, ai mulini a vento… figli di una terra che fu una potenza coloniale e nel contempo una terra che riuscì ad esprimere una cultura liberale e aperta nel passato come ai giorni nostri. Lo scopriremo tuffandoci nella storia, nell’arte, nelle tradizioni, nella vita di una città che da sola rappresenta un intero Paese.