alla scoperta di Asti, della mostra a Palazzo Mazzetti e di storiche cantine

Escursione culturale accompagnata dagli storici dell’arte Marina Fassera e Davide Cabodi

Un suggestivo itinerario tra le Langhe-Roero e il Monferrato, zona ricca di testimonianze storiche, caratterizzata da un paesaggio segnato dai dolci declivi delle colline e da una tradizione enogastronomica tutta da gustare. Da secoli la vite qui è la coltura dominante e con la nascita dello Spumante, avvenuta a Canelli nel 1861, e il conseguente incremento delle case produttrici di vino nella zona, la vite è diventata quasi una monocoltura.  Il tessuto produttivo locale  non può pertanto non essere caratterizzato dalla filiera del vino: dalle piccole aziende vitivinicole, spesso a conduzione familiare, alle grandi Cantine in grado di esportare vini famosi come l’Asti D.O.C.G. o la Barbera D.O.C.G., fino alle distillerie di grappa, conosciute a livello nazionale … nella filiera anche le aziende del terziario avanzato specializzate nella produzione di macchine ed attrezzature enologiche, trasporto del vetro cavo, consulenze enologiche, grafica del vino ecc.
Nel nostro percorso partiremo da Asti, città che merita di essere scoperta, attraverseremo parte del  paesaggio vitivinicolo del Basso Piemonte, per terminare a Canelli, borgo arroccato sulla collina dominata dal castello-palazzo Gancia: nel 2014 Canelli, l’Asti Spumante e la terra circostante sono stati proclamati patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO, parte integrante del territorio del “Paesaggio Vitivinicolo del Piemonte”.

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

Mattina

Dedicheremo la mattina alla scoperta della città di ASTI e di alcune bellezze nascoste della città,  partendo dalla romanico-gotica Collegiata di San Secondo, che custodisce le spoglie del patrono, si proseguirà passeggiando nel piacevole centro storico con la cripta di Sant’Anastasio e l’ivi ospitato Museo Lapidario, in cui rivivono i fasti dell’epoca medievale astigiana, dai Longobardi ai grandi ordini monastici.
Non solo… Asti da alcuni anni ospita presso Palazzo Mazzetti importanti eventi espositivi e a settembre si apre una mostra che dell’Impressionismo – tanto amato e “abusato” – tratta un aspetto inedito ed originale, che ci riporta alle origini della nuova pittura in un luogo lontano da Parigi e dalle luci sfavillanti cittadine, la Normandia, regione dal fascino unico.
Monet e gli Impressionisti in Normandia”: più di 70 capolavori della collezione Peindre en Normandie di pittori come Boudin, Monet, Renoir, Delacroix, Courbet, Bonnard, Berthe Morisot e molti altri visibili per la prima volta in Italia. L’esposizione racconta la nascita della pittura impressionista fra le luci nordiche di una regione che ha esercitato un’irresistibile forza di attrazione sugli artisti del XIX secolo, a partire dai pittori inglesi che attraversarono la Manica per studiare dal vero questo paesaggio unico, fino ai giovani, e non più giovani, artisti francesi. Presto Honfleur, Le Havre, Rouen divennero luoghi privilegiati di incontro. Dieppe, Trouville, Étretat con le loro scogliere, le spiagge, la natura piena di forza e di contrasti, divennero soggetti privilegiati di tele vibranti di luci fredde, cieli plumbei, mari in tempesta, accanto a tranquille distese di frutteti, stradine di campagne e rassicuranti fattorie con tetti di paglia. Una natura che ispirò quella pittura immediata en plein air, chiave di volta dell’arte moderna!

Al termine tempo a disposizione per il pranzo libero nel centro di Asti

Pomeriggio

Trasferimento a CANELLI in occasione dell’evento “Canelli Città del Vino 2019”

Canelli è famosa per le cantine sotterranee di invecchiamento dello spumante. Si tratta di vere e proprie “cattedrali” che si diramano sotto la città, capolavori d’ingegneria e di architettura enologica, dove milioni di bottiglie lasciate a fermentare alla temperatura costante di 12-14 gradi assumono gli aromi e i sapori tipici dello spumante e del vino Canellese. Visiteremo queste “cattedrali” sotterranee, che l’UNESCO ha inserito fra i beni “Patrimonio Mondiale dell’Umanità”, scavate nel tufo, che funge da perfetto isolante termico, mantenendo un’umidità e una temperatura costante, condizioni ideale per l’affinamento dei grandi vini, e sostenute da antiche volte di mattoni, queste cantine sono uniche e sono testimoni del lavoro e dell’ingegno dell’uomo rivolto alla conservazione  al meglio del “nettare degli dèi”, di cui potremo beneficiare, attraverso una degustazione che suggellerà la giornata.

Al termine della visita rientro a Milano previsto intorno alle ore 19.30 circa.

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