Due vedutisti alla Galleria Sabauda

Attraversando l’arte. Lettura tra le pieghe di capolavori noti e meno noti

Il primo quadro scelto è IL COLOSSEO E IL FORO ROMANO di GASPAR VAN WITTEL, olandese giunto a Roma nel 1674. Realizzato nel 1711, probabilmente acquistato da Vittorio Amedeo II tramite i suoi corrispondenti nello Stato Pontificio (forse grazie a Filippo Juvarra) assieme ad altri due ancora presenti nello stesso museo.
A quell’epoca Vanvitelli era un consolidato artista che produceva quelle che lui chiamava “Vedute Esatte”, ovvero quadri che avevano approfittato dell’evoluzione della camera ottica.
È – a ragione – considerato il precursore dei pittori italiani di veduta. Grazie a lui, infatti, si sono create le basi e la moda di quello che nel corso del Settecento prese il nome di “Vedutismo” che vide protagonisti Canaletto, Bellotto, Guardi… Sono di BERNARDO BELLOTTO: VEDUTA DI TORINO DAL LATO DEL GIARDINO REALE” e VEDUTA DELL’ANTICO PONTE SUL PO A TORINO.
I due dipinti furono realizzati per Carlo Emanuele III re di Sardegna nel 1745. A queste due vedute, insolite per il loro taglio decentrato, era affidata la diffusione della nuova immagine di moderna capitale europea che il sovrano sabaudo voleva offrire della città di Torino.
Contemporaneamente, si voleva documentare l’avvio di importanti lavori di ammodernamento del Palazzo Reale. La luce tersa e cristallina tipica di Bellotto fa risaltare le architetture, mentre pennellate rapide e brillanti definiscono i particolari.

DATE IN PROGRAMMA

ven 07/05, ore 18.30

COSTO

Incontro online € 10,00

DURATA

L’incontro interattivo avrà una durata di circa un’ora e mezza

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ZOOM

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