LA “BASSA” MILANESE E LE SUE ABBAZIE

Viaggio nel Bel Paese tra arte, architettura e paesaggio

Otiositas inimica est animae, et ideo certis temporibus occupari debent fratres
in labore manuum, certis iterum horis in lectione divina.
L’ozio è nemico dell’anima, e perciò I fratelli devono essere occupati ad ore stabilite
nel lavoro manuale, e in altre ore devono dedicarsi alla lettura.
San Benedetto, Regola Monachorum, cap. XLVIII

Risalendo le terre irrigue della “bassa”, a sud di Milano, a pochi chilometri dal suo centro, si gode della bellezza di un territorio unico fatto di acque, di cascine, di resti di un passato sopravvissuto nonostante la trasformazione moderna e postmoderna: aree boschive, estesi campi coltivati a riso, mais, foraggio, lunghi filari di pioppi, rogge, canali, fontanili
… e poi ecco nella piatta e fertile pianura, si scorgono da lontano i campanili dei mirabili complessi monastici di Chiaravalle, Viboldone, Mirasole … ancora oggi autentiche oasi di pace dove il tempo sembra essersi fermato. Gioielli di arte e fede, si ergono con le loro architetture austere in cotto, con i suggestivi chiostri che invitano al raccoglimento, con gli affreschi trecenteschi che impreziosiscono gli interni. In questi luoghi la vita continua a scorrere secondo la regola benedettina, ora et labora, scandita dal tempo della preghiera e dal tempo del lavoro a sua volta scandito dai ritmi della natura, in ciclo eterno.