il fascino "discreto" della borghesia

Non è facile coniugare l’aggettivo “discreto” ad una dimora ricca e pregevole quale Villa Necchi Campiglio: la citazione, che viene dalla celebre pellicola di Buñuel, la usiamo naturalmente come paradosso.
Villa Necchi Campiglio, costruita negli Anni Trenta è un prototipo dell’abitare della buona borghesia imprenditoriale di primo Novecento. Già di per sé costruire in città una villa, tipologia architettonica prettamente legata alla natura, è qualcosa di eccezionale, come eccezionale è l’architetto che l’ha progettata e costruita, Piero Portaluppi, ed eccezionale la disponibilità economica messa in campo dai committenti.
Portaluppi ha realizzato una sobria e misurata architettura di impronta razionalista, che cela la sontuosità e ricercatezza nei suoi grandi spazi interni, il tutto immerso in un lussureggiante giardino dotato di campo da tennis e piscina.
La Villa parla della ricchezza e del gusto raffinato dei suoi proprietari, ma anche della loro personalità: Gigina Necchi, con il marito Antonio Campiglio e la sorella Nedda, pur conducendo una vita privilegiata, non avevano smania di apparire, e mantenevano un savoir faire misurato e, soprattutto, una dedizione al loro intraprendere, volto a fare dell’Italia un grande Paese.
DATE IN PROGRAMMA
dom 14/11, ore 14.45 |
COSTO
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Servizio di microfonaggio incluso nella visita. È consigliabile portare con sé un proprio auricolare. |
N.B. In base all’art. 3 del D. Legge n. 105 del 2021, dal 6 agosto l’accesso ai musei, mostre e ad altri istituti e luoghi della cultura è consentito esclusivamente a persone munite di una delle certificazioni verdi COVID-19. Tutti i partecipanti dovranno indossare la mascherina e mantenere il distanziamento. |
Il gruppo è composto da massimo 20 persone. |
DURATA
Due ore |
LUOGO D’INCONTRO
all’ingresso di Villa Necchi Campiglio via Mozart 14, Milano |
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Una visita molto interessante di una bellissima dimora. Marina la guida è stata molto brava a raccontarci di questa casa a farci comprendere come era importante per le persone che vi abitavano e per chi le frequentava