tra architettura, manifesti, arredi, suppellettili e la villeggiatura
A cura di Cristina Proserpio, storica dell’arte e guida di Milano
“Occorre che l’arte penetri dappertutto, che porti nel più umile oggetto il suo marchio, che orni tutte le forme dell’esistenza …”
(Arte Decorative e Moderne, 1902)
Un approfondimento per ricostruire come lo stile Liberty in pochi anni, e con esiti simili in paesi diversi, si sia presentato come acceleratore di nuovi bisogni e contemporaneamente come risposta comune a nuove esigenze, proprie di una committenza in cerca di affermazione e svago, e di un’epoca euforica non a caso definita Belle Époque.
Nel corso del nostro incontro si analizzeranno gli esempi più interessanti nel campo della cartellonista, dei beni di consumo, del design e delle innovative proposte architettoniche.
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