in occasione della mostra “Marc Chagall. Come nella pittura così nella poesia”

Mantova è una città affascinante che invita a tornare più volte per conoscerne ogni aspetto, per ammirarne la bellezza, per scoprirne gli angoli più nascosti. È la città che nutrì il poeta Virgilio (“Mantva me genvit”); la città sede di una tra le più prestigiose corti rinascimentali, grazie ai Gonzaga che ospitarono grandi maestri come Pisanello, Leon Battista Alberti, Mantegna, Giulio Romano, Rubens… ognuno di loro contribuì a plasmare il volto di Mantova. Alla caduta dei Duchi Mantova non entrò nel cono d’ombra dell’oblio, anzi in epoca austriaca si costruì l’Accademia Nazionale Virgiliana e il Teatro Scientifico dei Bibiena e nell’Ottocento fu strategica nel sistema difensivo del Quadrilatero, assieme alle fortezze di Peschiera, Verona e Legnago. Dal 2008 Mantova è Patrimonio dell’Unesco insieme a Sabbioneta.
Non dimentichiamo poi che dal 1997, Mantova è sede del Festival della Letteratura. Nei primi giorni di settembre la città si anima di incontri, laboratori, percorsi tematici, concerti e spettacoli con la presenza di narratori e poeti di fama internazionale, saggisti, artisti e scienziati provenienti da tutto il mondo. Ed è proprio in quei giorni che si inaugura una mostra unica ed affascinante dedicata a MARC CHAGALL, uno degli artisti che all’inizio del Novecento ha instaurato con la letteratura e la poesia uno stretto legame, fatto di una reciproca fascinazione. Ecco un ottimo motivo per tornare a Mantova!

MATTINA

Visita guidata alla mostra MARC CHAGALL. Come nella pittura così nella poesia

Due gli aspetti eccezionali di questa mostra: la sede espositiva – Palazzo della Ragione – che riapre dopo il terremoto del 2012 e il prestito straordinario della Tretyakov Gallery di Mosca del ciclo completo dei teleri dipinti da Chagall per il Teatro Ebraico da Camera di Mosca.
Palazzo della Ragione, costruito alla metà del XIII sec., domina Piazza delle Erbe con l’adiacente Torre dell’Orologio, il Palazzo del Podestà e la Rotonda di San Lorenzo. Nel tempo fu sede di attività commerciali al piano terra, sede di uffici comunali e del dazio. La vasta sala del primo piano, che conserva ancora tracce di affreschi medievali, era il luogo delle adunanze politiche e dove si amministrava la legge. È qui che viene ospitata la mostra di Marc Chagall. Saranno presenti dipinti del Maestro russo, disegni, illustrazioni di libri ( le Anime morte di Gogol, le Favole di La Fontaine e  la Bibbia) e, soprattutto, i 7 teleri dipinti da Chagall nel 1920 per il Teatro ebraico da camera di Mosca: opere straordinarie che rappresentano il momento più rivoluzionario e meno nostalgico del suo percorso artistico e che raramente vengono prestate dalla Tretyakov Gallery.  Le tele verranno esposte in una ricostruzione dell’environment del Teatro ebraico, ossia una “scatola” di circa 40 metri quadrati, per cui Chagall aveva realizzato, oltre ai dipinti parietali, le decorazioni per il soffitto, il sipario, insieme a costumi e scenografie per tre opere teatrali. In queste opere c’è tutta la poesia, la magia, il sogno, il colore, l’emozione dell’artista:

Tutto il nostro mondo interiore è realtà, forse anche più reale del mondo apparente;
chiamare fantasia ciò che appare illogico significa non capire la natura.

Al termine tempo a disposizione per il pranzo libero

POMERIGGIO

Il Ghetto ebraico, la Sinagoga, il Teatro del Bibiena

Chagall nacque a Vitebsk, un paese della Bielorussia, nel 1887 da una famiglia d’origine ebraica chassidica: nelle sue opere tornano continuamente i ricordi della sua terra natia e i rimandi alla sua religione. Per questo motivo, per approfondire il discorso sull’ebraismo, la sua storia, i riti, i precetti, la Torah, dedichiamo il pomeriggio alla visita del ghetto di Mantova e alla Sinagoga. Per secoli la comunità ebraica, racchiusa nel GHETTO dal 1610 per poco più di un secolo, è stata parte importante della città. Restano poche testimonianze, per lo più documentarie, del glorioso passato, così come delle sei sinagoghe, ne rimane una sola, la NORSA TORRAZZO, perfettamente ricostruita.
A conclusione della giornata e per riallacciarci a uno dei temi della mostra – il teatro – visiteremo il TEATRO SCIENTIFICO DEL BIBIENA che si trova all’interno del Palazzo dell’Accademia Virgiliana. Vero gioiello rococò, scrigno raccolto a forma di campana, venne costruito tra 1767 e 1769 dal parmense Antonio Galli Bibiena per ospitare le adunanze scientifiche. Nel 1770 Wolfgang Amadeus Mozart, appena quattordicenne, consacrò il teatro “scientifico” dandovi un memorabile concerto.

Rientro a Milano previsto per le 20.00 circa.

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