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LA MILANO DI GIUSEPPE VERDI

I luoghi che lo videro protagonista

Milano gli diede la fama, Milano lo accolse trionfalmente quando alla Scala risuonarono le note del Nabucco, Milano fu la città “dell’ubriacatura di mondanità”, con i suoi salotti e i suoi Caffè.
Ma da Milano Verdi, per un buon ventennio, si staccò. Ruppe i rapporti con la Scala e con la nostra città. Vi tornò nel 1869 a raccogliere altri successi e qui, a Milano, lasciò non solo le composizioni musicali, le opere liriche, ma la sua “opera più bella”, la Casa di Riposo per Musicisti. A Milano la morte lo colse: era una nebbiosa e gelida giornata di inverno, fu all’alba del 27 gennaio 1901 che Verdi ci lasciò.
In un percorso a ritroso nel tempo, andremo scoprendo i luoghi verdiani nel centro storico della nostra città: la Scala, il Grand Hotel et de Milan, le strade dove il Maestro aveva abitato da giovane, i salotti e i Caffè… insomma la Milano dell’Ottocento, fervente di ideali patriottici, laboratorio di cultura e modernità…