Per la prima volta a Milano una mostra dedicata ad Albrecht Dürer, il più grande Maestro tedesco che, fra Quattro e Cinquecento, espresse e diffuse in modo originale il Rinascimento al di là delle Alpi. Un artista curioso che viaggiò molto, che osservò il mondo incamerando con grande capacità il vivace e innovativo panorama intellettuale e artistico del suo tempo, che vedeva l’Italia primeggiare. E in Italia Dürer venne due volte, tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo. Attraversò il Tirolo e il Trentino, per raggiungere Venezia. Qui rimase fortemente toccato dall’ormai anziano Giovanni Bellini di cui scrisse, in una lettera inviata ad un amico, essere “il miglior pittore sulla piazza”, da Giorgione e da tutta la pittura veneta, oltre che dalla ricchezza di opere d’arte, dalla vivacità e dal cosmopolitismo della città lagunare, dove gli artisti godevano di alta considerazione.
Fra Dürer e l’arte italiana ci fu uno scambio prolifico e dinamico, come dimostra l’esposizione a Palazzo Reale presentando accanto alle opere del grande tedesco, dipinti di Bellini, Vivarini, Giorgione, dell’anticlassicista Lotto, e della Donauschule – la Scuola danubiana – che vide Dürer astro ispiratore di artisti come Altdorfer, Lukas Cranach, Hans Baldung Grien.
Oltre ai dipinti un corpus di disegni e incisioni completano l’opera dell’artista. Dürer figlio di un orafo, apprese fin da piccolo l’arte del disegno e dell’incisione su metallo. Le sue incisioni, presenti in tutte le botteghe degli artisti, in Italia come in Europa, furono veicolo eccezionale di diffusione delle sue invenzioni iconografiche e stilistiche.
Una mostra sicuramente da non perdere!

GALLERIA

no images were found

INDIETRO