Ricostruzione futurista dell’universo

Una retrospettiva dedicata a Giacomo Balla (1871-1958), uno dei più importanti e originali e fedeli esponenti del Futurismo, a sessant’anni dalla scomparsa. Trenta opere realizzate tra il 1912 e il 1930, tra cui spiccano il Ritratto di Laura Marcucci a un anno, Sala da pranzo, Compenetrazione foglie + cielo + luce, oltre a complementi di arredo, disegni per opere di design.
Uno dei tanti meriti di Balla, anzi FuturBalla, è stato quello di aver liberato e rinnovato il concetto di avanguardia, allargandolo oltre il confine dell’opera pittorica o scultorea, giungendo a creare un linguaggio radicalmente originale e innovativo, espandendo il concetto estetico dal quadro al vestito, all’arredamento, al design, al teatro, al cinema, all’architettura Non a caso Balla è stato l’artefice, insieme a Depero, nel 1915 del Manifesto della Ricostruzione Futurista dell’Universo che esplicita chiaramente la volontà di rivoluzionare tutti i campi del vivere, in un’idea di “arte totale”.

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