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PALAZZO BORROMEO

Storie di vita cortese in una nobile dimora del Quattrocento

Palazzo Borromeo sorge alle spalle del centro economico-finanziario di Milano, il Cordusio e Piazza Affari, dietro il crocicchio delle “5 vie”, nelle strade della vecchia Milano. Sopravvissuto in una zona dall’aspetto contraddittorio, dove le trasformazioni moderne e la speculazione postbellica lasciano vedere ancora tracce di edilizia di epoche diverse, palazzi dalle sobrie facciate che rivelano all’interno piacevoli cortili porticati. Palazzo Borromeo è fra questi con la sua severa facciata che si erge sull’omonima piazza, sito privato Borromeo, di fronte alla Chiesa di Santa Maria Podone, un tempo pure essa strettamente legata alla famiglia, con il motto “Humilitas”. Un bel portale marmoreo di color rosa, sormontato da uno dei simboli borromaici, il dromedario accasciato in una cesta, ci introduce in due cortili porticati. E la sorpresa e la meraviglia sopraffà. Nonostante il restauro e la ricostruzione dopo i gravi danni bellici, varcata la soglia è come fare un salto nel tempo, i secoli passati riaffiorano nelle belle arcate gotiche, nel tessuto decorativo dei muri, nei cotti delle finestre che ci riportano a quel Quattrocento cortese, tanto presente nella nostra Milano, ma per la maggior parte travolto dalla modernità. Si percepisce che l’atmosfera che si respira è foriera di un qualcosa di ancor più sorprendente e meraviglioso. Ed ecco, in una sala del pianterreno, un ciclo di affreschi del XV secolo rimasto inaspettatamente quasi intatto, ci mostra quella vita gioiosa delle corti che i poemi cavallereschi raccontano. Uomini e donne, dame e cavalieri con infinita grazia ed eleganza, danzano davanti ai nostri occhi, si muovono elegantemente in un giardino incantato, giocano alla palmata, ai tarocchi, alla palla, incuranti della nostra presenza … è come se il tempo per un attimo si fosse fermato. Quei gesti, quelle movenze, quell’atmosfera profana e dilettevole ci incantano come i cicli cavallereschi di Pisanello a Mantova o gli affreschi dei Mesi di Schifanoia a Ferrara, o ancora le pitture dei castelli della valli alpine, dove il mondo gotico è sopravvissuto più a lungo che altrove. Ma qui siamo a Milano, nel cuore pulsante della City, e per questo sorprende ancor di più.