Il fascino delle crete e dei borghi antichi, la spiritualità delle grandi abbazie

Viaggio accompagnato dalle storiche dell’arte Marina Fassera e Simona Lupinacci
Organizzazione tecnica: Frigerio Viaggi s.r.l.

GIOVEDÌ 28 – DOMENICA 31 MARZO 2019

Il fascino delle crete e dei borghi antichi, la spiritualità delle grandi abbazie: un titolo che riassume i contenuti di questo viaggio ricco di emozioni diverse… dai borghi medievali con le mura e le torri che si affacciano dalle dolci colline a perdita d’occhio, al paesaggio aspro delle crete punteggiato da cipressi solitari che ti cattura; dalla spiritualità profonda delle abbazie dove il tempo pare essersi fermato, alle radici etrusche di questa terra… infine Siena meravigliosa città di una bellezza che non ha pari.

PROGRAMMA

GIOVEDÌ 28 MARZO
PARTENZA CON PULLMAN GTL PRIVATO

ARRIVO A SIENA previsto per le ore 12.30 circa (durante il viaggio si effettueranno soste lungo l’autostrada).
Tempo a disposizione in centro città per il pranzo libero.

POMERIGGIO

Visita guidata alla città

“Cor magis tibi Sena pandit

“Siena ti apre il suo cuore”: così è inciso su una delle porte più importanti della città, la Porta Camollia, è un benvenuto che da secoli ricevono tutti coloro che giungono a Siena.
E sarà un piacere per noi essere accolti dalla città e dalla nostra guida, senese verace, contradaiola appassionata, che ci accompagnerà a conoscere Siena nella sua storia secolare, nei suoi monumenti più importanti, nelle sue strade e nelle sue piazze, nelle tradizioni e nei riti antichi che ancora oggi i senesi perpetuano (primo fra tutti il Palio…)
Impareremo anche a conoscere il carattere fiero e ambizioso dei senesi che hanno fatto fiorire la loro città con quell’immagine elegantemente mondana, ma insieme anche mistica (a Siena nacque, visse e ricevette le stigmate Santa Caterina), soprattutto nei secoli d’oro del Due e Trecento, prima che la “morte nera” (1348) ne arrestasse lo sviluppo.
Celebri e meravigliosi i suoi monumenti, a partire dal Palazzo Pubblico e dal Duomo, insieme alle grandiose chiese degli ordini mendicanti di San Francesco, San Domenico e Santa Maria dei Servi. Il Palazzo Pubblico in particolare, con la Torre del Mangia che svetta a più di cento metri sulla eccezionale Piazza del Campo, ampio spazio a forma di conchiglia, è il cuore della città e simbolo dei valori civici e degli ideali medievali ancora oggi tramandati nel famoso Palio. E a proposito di Palio, nella ricorrenza degli 80 anni dalla nomina a patrona d’Italia di Caterina, non potremo non visitare la Contrada dell’Oca, dove sorgeva l’abitazione della Santa, acquistata dalla Contrada per farne il proprio oratorio, dove si prega alla vigilia del Palio, perché la Santa possa propiziarne la vittoria.

Cena in hotel

(La visita alla città e ai suoi monumenti si svolgerà nel pomeriggio del 28 marzo e nella domenica 31 marzo).

VENERDÌ 29 MARZO

Prima colazione in Hotel.

Escursione con il nostro pullman a VOLTERRA e a SAN GIMIGNANO.
Un tuffo nei secoli, un appassionante viaggio nel tempo: dall’età etrusca, dove affondano le radici di questa terra, alla colonizzazione romana, dal Medioevo al Rinascimento.

VOLTERRA racchiude tutto questo. Ubicata su un colle domina tutta la valle del Cecina, fino al mare. Antiche vestigia testimoniano il passato etrusco: Veláthri  dalla metà del VI secolo a.C. fu città-stato fra le più importanti della confederazione etrusca, riuscì per secoli a mantenere buoni rapporti con Roma, alla quale si sottomise solo nel I sec. a.C. Nel Medioevo tornò a splendere perché sede di un’importante signoria vescovile.
Nell’area archeologica ritroveremo le tracce del lontano passato, al Museo etrusco Guarnacci i suggestivi reperti (l’Ombra della Sera è forse l’opera più conosciuta) e le urne cinerarie con i ritratti così veri e intensi degli antichi etruschi.
Il Palazzo dei Priori, cuore della città, con la bella Sala del Consiglio Comunale affrescata nel Trecento, ci conduce direttamente al Medioevo, mentre altri storici palazzi, come Palazzo Minucci-Solaini, sede della pinacoteca al cui interno si trovano opere del Quattro-Cinquecento toscano, oltre alla celeberrima Deposizione di Rosso Fiorentino, rappresentano i secoli d’oro del Rinascimento.

Tempo a disposizione per il pranzo libero.

POMERIGGIO

Nel primo pomeriggio trasferimento a SAN GIMIGNANO.
Sacro e profano si intrecciano nei borghi delle terre senesi e a San Gimignano tutto questo è di un’evidenza disarmante, come disarmante è il fascino di questo antico borgo che ha conservato il volto medievale con le sue torri svettanti. Torri e campanili erano del resto parti integranti del tessuto urbano delle città medievali arroccate, protette entro mura fortificate, con rocche e castelli che le difendevano dagli assalti dei nemici. All’interno delle mura tante chiese e conventi con i loro campanili, le piazze del mercato, del potere civico e religioso costituivano centri di aggregazione, mentre le case-torri, alti edifici spesso culminanti con merlature ora ghibelline, ora guelfe, marcavano la città e, più alte erano, più rendevano evidente il potere e la ricchezza della famiglia a cui appartenevano.

Al termine rientro e cena in Hotel.

SABATO 30 MARZO

Prima colazione in Hotel.

Escursione con il nostro pullman alle ABBAZIE di SAN GALGANO e di MONTE OLIVETO MAGGIORE.
La giornata sarà dedicata alla visita di due fra le abbazie più belle e cariche di antica spiritualità che si trovano lungo le strade delle “crete” senesi: un’estensione a “perdita d’occhio” di colline d’argilla di riarsa solitudine, che l’uomo ha saputo coltivare. In primavera sono verdissime, gialle in estate quando i campi vengono arati e i girasoli splendono con le loro corolle; in autunno si rivestono di caldi colori punteggiati qua e là da cipressi scuri e da antichi casolari. La via che percorreremo è la Cassia, antica strada romana che nel Medioevo si identificava con la Via Francigena: intrapresa da migliaia di pellegrini, essi trovavano sostentamento, riparo e cura delle malattie del fisico e dello spirito proprio nei grandi complessi abbaziali sorti nel Medioevo.

ABBAZIA DI SAN GALGANO ed EREMO DI MONTESIEPI.

San Galgano è un luogo magico e mistico che lascia stupiti per più motivi… è qualcosa di inatteso che ci coglie impreparati anche sapendo a cosa si va incontro… Fra pianori e boschi cedui di querce, fra poderi di remota memoria medievale si erge nella silenziosa vallata del fiume Merse il complesso cistercense di San Galgano. Un tempo imponente, grandioso e potente monastero, oggi suggestiva architettura che si apre al cielo azzurro, alla luce del sole, o alla pioggia che entra dal tetto che non c’è più ormai da secoli. L’Abbazia si presenta così, come un nudo scheletro di pareti di pietra senza alcun ornamento, di monofore, bifore e rosoni ciechi, privi di schermatura… un fantasma sopravvissuto, nonostante tutto. Quel si prova ad entrare nelle navate vuote a cielo aperto è unico: non c’è fotografia o video che può restituire l’emozione di un luogo così suggestivo e incantato.
La storia stessa del Santo a cui è dedicata l’Abbazia, Galgano, è affascinante: Galgano, un cavaliere che lascia onori e piaceri mondani per ritirarsi in una mistica solitudine… Il momento culminante della conversione avvenne nel giorno di Natale del 1180, quando Galgano, giunto sul colle di Montesiepi, infisse nel terreno la sua spada, allo scopo di trasformare l’arma in una croce. Nella Rotonda la sua spada è ancora lì, conficcata in una roccia in segno di rinuncia alla guerra e come atto di fede in Cristo. La leggenda e il mito hanno fatto propria “la spada nella roccia” nel ciclo bretone di Re Artù (Excalibur).

Tempo a disposizione per il pranzo libero.                                             

ABBAZIA DI MONTE OLIVETO MAGGIORE*

La Congregazione di Monte Oliveto Maggiore ha la sua origine nella vocazione eremitica, e poi cenobitica, di alcuni nobili senesi, fra i quali Bernardo Tolomei (1272-1348), canonizzato nel 2009, che si ritirarono in un luogo solitario, detto Accona, poi Monte Oliveto, a circa trenta km da Siena, desiderosi di istituire “una scuola del servizio divino” seguendo la Regola Benedettina. In cima alla collina spiccano in un perimetro di quasi un chilometro quadrato cipressi, pini, querce, ulivi che danno vita ad un meraviglioso parco. Precipizi naturali circondano come una grande muraglia l’Abbazia alla quale si accede per un ponte levatoio nella torre merlata, un cammino di pace e fede che conduce alla Chiesa e agli spazi monastici. Di grande bellezza e di arte sopraffina il Chiostro Grande dove Signorelli e il Sodoma hanno narrato con maestria la storia di San Benedetto fondatore dell’Ordine che porta il suo nome.

*Il pullman non può arrivare all’abbazia, dal parcheggio si deve considerare un percorso a piedi di circa 500 m. non difficoltoso.

Al termine rientro in Hotel prima del trasferimento a Siena per la cena prenotata presso un ristorante caratteristico in centro città.

DOMENICA 31 MARZO

Prima colazione in Hotel e check out.
Trasferimento con il nostro pullman a Siena.

Seconda parte della visita guidata alla città (vedi 28 marzo).

Al termine tempo a disposizione per visite individuali e per il pranzo libero.

Intorno alle ore 15.00/15.30 partenza da Siena con il nostro pullman alla volta di Milano. Arrivo previsto per le ore 20.30 circa.

N.B. Per tutte le visite utilizzeremo il sistema audio-microfonico per seguire al meglio le spiegazioni della guida.
Tutte le visite sono garantite, potranno eventualmente subire variazioni nello svolgimento day by day in rapporto a vincoli di orari o similari.

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