Quello che la terra nasconde...

L’anticamera dell’inferno. E io me ne sto lì, immersa nel buio e nel fumo, a guardare a un paio di metri sotto di me il magma che, rovente, si muove sinuoso dentro la caldera del vulcano. Si allarga come un serpente rosso e satollo su di un velluto nero come la pece. Si solidifica. Sgorga nuovamente liquefacendo tutto ciò che tocca e liquefacendosi. Si ripietrifica. Potrei stare così impalata per il resto della notte. Se non che il fumo acido mi impedisce di respirare. Devo allontanarmi un po’ senza sapere bene dove metto i piedi. Poi, come ipnotizzata, torno sul ciglio del vulcano. Basterebbe una lapillo: mi oltrepasserebbe e morirei. Oppure basterebbe che la sottile crosta sotto ai miei piedi cedesse: probabilmente non farei in tempo a rendermi conto di nulla, sarei in un nanosecondo inghiottita dal magma. Sotto solo il rosso della lava color dell’inferno in una notte buia come solo le notti africane sanno essere. Sono sul vulcano Erta Ale, in Etiopia. Più precisamente regione della Dancalia. Sono le 22 e io sto per morire.
E invece no! Niente di tutto questo. Se sono qui a scriverne è perché anche quella notte è passata. E io, indenne, con lei. La schiena spezzata da un materassino logoro buttato sulle pietre appuntite della lava solidificata, sveglia ogni mezz’ora per controllare che il magma continuasse a colare sì, ma sufficientemente lontano da me. Ricadendo di continuo in sogni agitati fatti di orrori e rinascite.
Il mio viaggio in Etiopia è terminato così. Tutto ciò che è venuto prima è stato all’altezza del finale.

Carol Gallo

DATE IN PROGRAMMA

mer 14/04, ore 18.30

COSTO

Incontro online € 10,00

DURATA

L’incontro interattivo avrà una durata di circa un’ora e mezza

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Bellissimo e grazie per averlo raccontato, così non rischio di andarci in Dancalia 🙂 Bravissima Carol!!!

Grazie per portarci in luoghi così impervi che certo non avremmo visitato da soli e grazie alla simpatica insolita presentazione di Carol che si distingue tra tutti gli esperti.